Niente di nuovo... finalmente!
Il sistema Hauptwerk è, in parole semplici, quello che sarebbe sempre dovuto essere il campionamento digitale negli strumenti musicali elettronici.
A partire dagli anni '80 del secolo scorso ci fu una piccola rivoluzione nel settore perché fu possibile realizzare un suono non a partire da una costruzione artificiale come avveniva ad esempio nei sintetizzatori o negli organi elettronici ma, al contrario, dalla registrazione di un suono reale chiamato "campione", dal quale si potevano artificialmente ottenere altri suoni e comporre così una serie di note, più o meno simili a ciò che si poteva udire da uno strumento acustico.
Il limite degli strumenti musicali elettronici così realizzati è sempre stato, e lo è tutt'ora, nelle prestazioni delle "macchine" al loro interno: computer sempre molto meno efficienti di quelli disponibili sul mercato in un dato momento.
L'industria degli strumenti musicali elettronici, in particolare di quelli "liturgici", impiega sempre molto tempo nella progettazione di un nuovo modello, con il risultato che, al lancio sul mercato, questo si trova a disporre di un computer interno decisamente superato rispetto a qualsiasi personal computer per usi generici. Questo si traduce nella necessità di utilizzare sempre pochissimi "campioni", molto brevi e a definizione piuttosto bassa per cui, se il campionamento digitale si poteva definire una piccola rivoluzione, era soltanto in confronto agli ancor più scarsi risultati raggiunti dalle tecnologie precedenti.
Il sistema Hauptwerk, invece, è completamente libero da tutto ciò; concepito dall'inglese Martin Dyde (oggi commercializzato da Milan Digital Audio) è "semplicemente" un software, da utilizzare possibilmente sui computer più evoluti, e finalmente realizza il sogno del campionamento digitale dei primordi: non un numero limitato di campioni, al contrario ogni suono reale è accuratamente registrato e riprodotto nell'attacco, nel suono a regime, nell'estinzione. Il risultato è un enorme numero di file "wave" che se, da un lato, qualsiasi computer attuale può permettersi di maneggiare, gli strumenti digitali commerciali non ci possono nemmeno provare...
All'atto pratico, il sistema Hauptwerk permette di poter suonare "copie virtuali", ad altissima qualità, di numerosi organi (ma anche clavicembali, clavicordi, harmonium, campane...) di tutte le epoche e di tutte le scuole, e l'impressione sonora è identica a quella che si ottiene ascoltando un' eccellente registrazione audio: ogni suono è riprodotto con la massima fedeltà, compresi pregi e difetti dell'originale, rumori meccanici di trasmissione, ventilatori e mantici, acustica ambientale...
Tutto è riprodotto, così da fornire un autentico documento sonoro interattivo: dunque è innanzitutto una grandiosa operazione culturale perché permette a chiunque (anche e soprattutto a chi non ci ha mai pensato) di poter eseguire le composizioni preferite sullo strumento più adatto, ad un costo decisamente sostenibile. E' la soluzione ideale per chi studia in casa, per la didattica nelle scuole e anche per il semplice appassionato: nel proprio sistema HiFi o nelle proprie cuffie avrà a disposizione secoli di storia del Re degl'Istrumenti!
L'utilizzo di questo software è molto semplice e, naturalmente, presuppone l'utilizzo di un computer collegato (via MIDI) a qualunque strumento digitale realizzato dalla metà degli anni '80 in poi oppure da tastiere e pedaliere disponibili sul mercato o costruite appositamente.